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Una dermopigmentista può lavorare in uno studio medico?

Gli studi medici che ospitano le dermopigmentiste, o qualsiasi altra attività NON medica o paramedica, sono TUTTI irregolari! Perché condividono gli stessi locali con attività non autorizzate ad esercitare all'interno di studi medici, tranne nel caso in cui i locali siano completamente divisi ed indipendenti uno dall'altro, praticamente due attività distinte.

Contrariamente a quanto si pensa, l'attività medica NON può assolutamente ospitare, o come più comunemente si dice "affittare la poltrona", a tutte le attività non classificate mediche.

Non si può assolutamente esercitare l'attività di dermopigmentazione, tatuaggi e/o piercing in uno studio medico, anche nel caso di trattamenti “paramedicali” come per esempio il tatuaggio dell'areola, questo infatti fa comunque parte del trucco permanente/semipermanente.


C’è una specifica norma che regolamenta queste attività, con lo scopo di prevenire eventuali abusi di professione, distinguendo chiaramente l'attività medica con l'attività artigianale (come per esempio l'estetista, la dermopigmentista, parrucchiere ecc.).


Per fare la professione di dermopigmentista una persone deve essere estetista ed avere l’abilitazione igienico sanitaria, altrimenti può esercitare solamente in centri estetici. In Italia è assolutamente vietato esercitare la professione di dermopigmentista in studi medici.


Cosa si rischia per abuso di professione?

L'articolo 348 del codice penale e' sostituito dal seguente: "Art. 348 (Esercizio abusivo di una professione). - Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale e' richiesta una speciale abilitazione dello Stato e' punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000.




Peace & Love,

Elina

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